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ECONOMIA
Tratto dal Comune di Agira

Agira conserva l'aspetto di un grosso agglomerato cittadino, sorto e sviluppatosi come riferimento urbano di una vasta ed importante zona agricola nel cuore della Sicilia. Nel periodo greco-romano esistevano miniere di pirite d'argento, che, come scriveva Di Giovanni nel 1925, pare fossero molto attive.

Nel 1536 Agira era fiorente e contava diciottomila abitanti. Successivamente ebbe un regresso, sia in termini economici, che demografici. Nell'ottocento versava in misere condizioni sociali, economiche e culturali, che vennero eloquentemente descritte nel 1811 in una supplica rivolta a lord Bentinck, ministro plenipotenziario in Sicilia. Nella seconda metà dell'ottocento incominciò l'emigrazione, fenomeno comune a molti paesi dell'entroterra siciliano, che si è protratto per molto tempo.

Nei decenni passati Agira era un notevole centro agrario e minerario. Oltre alle attività agricole, minerarie (molti agirini lavoravano nelle miniere di zolfo) ed all'allevamento, nel primo trentennio del secolo si era avviato un tipo di sviluppo industriale fondato sull'attività dei pastifici, saponifici, frantoi, palmenti, lavorazione dell'argilla, estrazione di pietre dure, fabbricazione di cemento, gesso e calce idraulica, fabbricazione di gassosa. Era anche diffuso e fiorente l'artigianato, in particolare quello della lavorazione del legno, del ferro e della creta. Molto valenti erano arrotini, maniscalchi, fabbri, falegnami, intarsiatori, vasai, ceramisti, calzolai, cestai, sarti, ecc, che provvedevano al fabbisogno locale e degli abitanti dei paesi vicini. Anche le donne praticavano diversi mestieri, dimostrando abilità e creatività, come le ricamatrici, le filatrici, le produttrici di coperte e tessuti, ecc. Tutti questi antichi mestieri, che costituivano l'ossatura economica di Agira, sono oggi scomparsi o, in qualche caso, ridotti drasticamente.

Anche l'agricoltura ha attraversato una fase di crisi, che sta tuttavia lentamente superando, a seguito delle innovazioni di prodotto e dei metodi di coltura.

L'artigianato si è rinnovato ed oggi si presenta sul mercato con nuovi prodotti.
C'è anche una presenza di attività tecnologicamente avanzate, come nel campo dell'informatica e dell'elettronica.
 
 
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